Il Ribaltammonimento

In natura c'è chi si nasconde, chi minaccia... e chi fa entrambe le cose.

Certi animali sfuggono alla predazione confondendosi con l'ambiente circostante. Questo fenomeno è detto Mimetismo Criptico.

Morpho blu, Didier Descouens, via Wikimedia Commons
Fotografia di Didier Descouens.

Sia la farfalla brasiliana Morpho blu (nella foto sopra), sia i pesci azzurri (gruppo polifiletico di pesci nectonici) come l'Alice (nella foto sotto), presentano un mimetismo criptico duplice: la pigmentazione del lato ventrale è marrone per confondersi con il terreno, le foglie secche e le cortecce nei momenti in cui la farfalla si posa e chiude le ali, il lato dorsale è invece di colore celeste simile al cielo quando la farfalla si libra in volo dispiegando le ali; analogamente, la parte dorsale dell'Alice, essendo scura, si confonde con il buio abissale per gli osservatori che guardano dall'alto verso il basso, viceversa la parte ventrale, essendo argentea, si confonde con la luminosità della superficie per gli osservatori che guardano dal basso verso l'alto.

Alice

C'è poi l'Aposematismo (del Nudibranco nella foto seguente), ovvero la segnalazione di tossicità attraverso la colorazione sgargiante. La strategia in questo caso è di tipo dissuasivo.

Nudibranco, Bernard Picton, via Wikimedia Commons
Fotografia di Bernard Picton.

Il termine Unkenreflex indica il comportamento, adottato da certi anfibi, che consiste nel ribaltarsi e mostrare la colorazione aposematica del ventre quando minacciati da un predatore.
Questi anfibi combinano il mimetismo criptico del dorso con l'aposematismo del ventre. Usano entrambe le strategie precedentemente descritte. Fintanto che il predatore non si accorge di loro, provano a sfuggire alla sua vista confondendosi con l'ambiente, nel caso in cui il predatore li individua ecco che si ribaltano per lanciare il messaggio intimidatorio sono tossico, ti conviene non mangiarmi.
Si noti come il dorso dell'Ululone nella foto si mimetizza con il fondo melmoso delle acque stagnanti in cui abita.

Ululone dorso e ventre, fotografie di Rosenzweig e Boscherini
Fotografie di Rosenzweig (a sinistra) e di Andrea Boscherini (a destra).

"Unkenreflex" è una parola tedesca introdotta nella letteratura biologica internazionale (compresa quella italiana) per mancanza di un termine corrispondente. In senso letterale "Unkenreflex" significa "Riflesso dell'Ululone", tuttavia questo comportamento, inizialmente descritto nell'Ululone, è condiviso da diversi Anfibi, sia Anuri sia Urodeli, e pertanto viene utilizzato in lato sensu.
Dato che amo la lingua italiana, propongo di sostituire "Unkenreflex" con "Ribaltammonimento", parola composta da "Ribaltamento" e "Ammonimento". "Ribaltammonimento" avrebbe una valenza generale, al contrario di "Unkenreflex" il quale come detto è specificatamente riferito all'Ululone, e sarebbe inoltre indicativo dell'azione come da proposito dei termini scientifici.

Come sovente accade in Biologia, ogni risposta apre nuove domande. Le domande sono il vero motore del progresso scientifico. La scoperta dell'aposematismo, ad esempio, induce a chiedersi: perché i colori sgargianti hanno un effetto deterrente sui predatori? Come fa un predatore a sapere che ad una certa livrea corrisponde un pericolo?
L'associazione compiuta dal predatore tra colore e tossicità non è un'abilità innata bensì una conoscenza appresa attraverso l'esperienza diretta. Il predatore che assaggia la preda dal sapore ripugnante impara a riconoscerne l'aspetto. Una livrea appariscente che contraddistingue la specie ne facilita l'identificazione da parte del predatore.
Ne consegue che l'aposematismo richiede il sacrificio di un certo numero di individui affinché i predatori del territorio imparino ad evitare la specie aposematica. Ciò sembra contraddire l'egoismo dawkinsiano implicito nella selezione naturale. L'aposematismo è invero un caso paradigmatico di selezione di gruppo: se la colorazione della livrea è un carattere condiviso dai diversi figli di un comune genitore, e se alcuni figli morendo aumentano le probabilità di sopravvivenza dei loro fratelli (che saranno meno soggetti alla predazione), allora la selezione naturale è soddisfatta ed il gene verrà tramandato.

Un'ulteriore considerazione riguarda l'efficacia del ribaltammonimento. L'aposematismo sarà tanto più efficace quanti più predatori avranno imparato ad evitare la specie che ne è portatrice. Da ciò ne deriva che l'aposematismo eventuale del ribaltammonimento avrà minore efficacia rispetto ad un aposematismo puro: se gli Ululoni scampano ai predatori innanzitutto mediante il mimetismo criptico e sfoderano l'aposematismo solo in caso di emergenza, allora un minor numero di predatori nei dintorni esperirà l'effetto deterrente. I restanti predatori continueranno ignari ad essere propensi alla predazione degli Ululoni.

Note

  1. Ho dato la definizione di "polifiletico" in quest'altro articolo.
  2. Un argomento collegato è il mimetismo batesiano.
  3. Sull'abuso dei termini stranieri ho già scritto qui.
  4. Potrebbe interessarti anche la mia dissertazione sugli Anfibi.