Maria Rita Gismondo e il Delirio Globalista

Schermata

Quella della Gismondo è un'affermazione antiscientifica. I muri della natura esistono e si chiamano Barriere Biogeografiche: mari, catene montuose, deserti, ghiacciai, fiumi, e qualunque altro ostacolo geologico che delimita gli areali. Come scoperto da Ernst Mayr, uno dei padri fondatori dell'evoluzionismo, il processo di speciazione allopatrica non si sarebbe potuto verificare senza le barriere biogeografiche. Senza confini la vita non si sarebbe evoluta e diversificata.
La barriera dei virus è di tipo biologico piuttosto che geografico, essa è rappresentata dalla specificità dei recettori di membrana dell'ospite. Ciononostante, essendo il tasso di mutazione dei virus elevato, talvolta capita che una mutazione fortuita gli permetta di infettare una nuova specie, ovvero di invadere un nuovo ambiente. Il coronavirus dei pipistrelli ha trovato le chiavi della nostra serratura. L'attuale pandemia è semmai un esempio di ciò che avviene in natura quando le barriere vengono infrante, ossia quando i "muri" cadono.
Tra noi ed il coronavirus c'erano tre gradi di separazione. Il primo, come detto, era dato dalla specificità dei recettori delle nostre membrane cellulari, il superamento di questa barriera dipende dal mero caso. La compatibilità acquisita dal virus non sarebbe di per sé sufficiente, occorreva secondariamente che le due specie ospite (pipistrelli ed umani) entrassero in contatto: l'alimentazione dei cinesi è più varia della nostra e comprende anche i pipistrelli. Dacché non possiamo impedire ad un cinese di mangiare ciò che vuole, l'unica barriera sotto il nostro controllo era l'ultima delle tre, ovvero la frontiera nazionale.
L'epidemia si è diffusa in tutto il mondo, e specialmente in Italia, proprio a causa dell'abbattimento dei confini dovuto alla globalizzazione, pertanto l'affermazione della Gismondo è in palese contraddizione con la realtà.
Nel saggio La Responsabilità degli Intellettuali Noam Chomsky osserva come gli intellettuali ottengano successo alterando la verità per compiacere il potere dominante. La Gismondo ci offre l'ennesima prova dell'asservimento degli intellettuali alla plutocrazia globalista, per ragioni di opportunismo o di conformismo.
La lezione che si trae da questo virus è che la sua diffusione mondiale è un effetto collaterale della globalizzazione. Nonostante questo sia un assioma che non necessiterebbe di ulteriori spiegazioni, tale è il grado di deformazione della realtà da parte degli intellettuali di sinistra da farlo passare come un aspetto positivo della globalizzazione. Alienazione che ha raggiunto livelli da schizofrenia.