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Visualizzazione dei post da 2016

L'Origine Evolutiva della Danza

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Perché balliamo? Qual è l'origine evolutiva della danza? A cosa serve ballare? Ballare non apporta alcun vantaggio in termini di aumento delle probabilità di sopravvivenza, semmai, essendo un dispendio apparentemente inutile di energia, riduce le probabilità di sopravvivenza piuttosto che aumentarle. Quindi com'è possibile che la Selezione Naturale abbia portato alla comparsa di tale comportamento? La risposta, a mio avviso, va cercata nella Selezione Sessuale (altra teoria Darwiniana meno celebre rispetto alla selezione naturale). Ballare è una manifestazione di buono stato di salute, di prestanza fisica e di buona coordinazione muscolare. Gli individui in stato di malattia, di inedia o con l'apparato locomotore compromesso, non riescono a ballare, o se ballano evidenziano le proprie disfunzioni. Plausibilmente, i nostri antenati che iniziarono a ballare, furono scelti come compagni (partner) sessuali, e quindi trasmisero il "gene della danza" alle genera

Evoluzione e Complessità

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Siamo portati a pensare che l'evoluzione proceda in direzione dell'aumento di complessità. Questo non è necessariamente vero: l'evoluzione procede verso l'adattamento all'ambiente, ciò coincide spesso con un aumento di complessità dell'organismo, ma non sempre. Possono presentarsi circostanze in cui una riduzione della complessità rappresenta un vantaggio. Il caso dei Platelminti è esemplare. I Turbellari sono animaletti marini che conducono vita libera, quindi sono dotati di apparati respiratori e digerenti, di una livrea variopinta, di organi di senso e di un sistema nervoso ben sviluppato. Dagli antenati degli attuali Turbellari hanno avuto origine per cladogenesi (ossia separazione dei percorsi filogenetici dovuta a speciazione) i Cestodi (il verme solitario, per intenderci) i quali conducono vita parassitaria. I Cestodi sono organismi molto semplici: il capo è differenziato in scolice (struttura che aderisce ai tessuti dell'ospite) ed il resto del corpo

Le Conseguenze di un'Indigestione Cellulare

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Sbalordisce realizzare quanto singoli eventi, che apparirebbero insignificanti nel momento in cui si verificano, hanno conseguenze di tale portata da plasmare un intero pianeta. Quando, miliardi di anni fa, un organismo unicellulare, uno fra i tanti vagabondi del mare, anziché digerire la preda fagocitata la trattenne al proprio interno come simbionte, diede inizio ad un percorso evolutivo che nel lungo periodo avrebbe radicalmente trasformato l'aspetto della Terra. Le piante che ricoprono il nostro pianeta, produttrici di ossigeno e alla base della catena alimentare, che permisero agli animali di colonizzare le terre emerse evolvendo nelle molteplici forme che conosciamo, discendono tutte dalla fortuita indigestione di quell'organismo ancestrale. Cloroplasti all'interno di cellule vegetali, ingrandimento x400, fotografia che ho ottenuto poggiando l'obiettivo della fotocamera sull'oculare del microscopio e che ho reso disponibile su Wikimedia .

Morra Ecologica

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Il rapporto ecologico che si instaura tra specie K strateghe e specie r strateghe può essere esplicato attraverso il gioco della morra cinese. Le forbici che battono la carta rappresentano le specie K che prevalgono sulle specie r. Il sasso è il disturbo ambientale che batte le forbici ma che viene superato dalla carta. L'ombra proiettata delle specie arboree (forbici) impedisce la crescita delle specie erbacee (carta) ostacolandone la fotosintesi. Gli incendi (sasso) che distruggono i boschi, promuovono la colonizzazione da parte delle specie erbacee, le quali si riproducono più velocemente delle arboree. Col passare del tempo, le specie arboree, la cui crescita è lenta, riconquistano il suolo scacciando le erbacee.

Primo Viaggio a Piedi

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Dal 10 al 16 Agosto ho affrontato un viaggio a piedi da Ancona alle Gole dell'Infernaccio (100 chilometri esatti), da lì ho poi proseguito fino a Capo Tenna e successivamente fino all'Eremo di San Leonardo e alla cascata nascosta. Ho ammirato la bellezza dei monti Sibillini. Ho dormito dentro un sacco a pelo su un'amaca, la mattina mi lavavo i denti con spazzolino e bottiglia d'acqua, mi sono alimentato con un Mars e qualche biscotto al giorno, ho fatto più volte il bagno nel torrente Tenna. All'andata ho rifiutato ben tre passaggi, ero determinato a percorrere l'intero tragitto a piedi. Al ritorno invece ho preso l'autobus da Montemonaco ad Ascoli Piceno e da lì il treno per Ancona (tre giorni per l'andata, circa tre ore per il ritorno). È stata una bella esperienza, un banco di prova per un viaggio più lungo. Mi sono sentito libero e a contatto con la natura. Molti dei limiti che ci poniamo sono fittizi.

Quanti tipi di Biomolecole esistono?

Non tutte le specie viventi sono note alla scienza. A tutt'oggi ancora molte specie vengono scoperte, descritte, classificate ed i relativi geni (quelli che codificano per le subunità ribosomiali o per la citocromoossidasi) sequenziati ed inseriti nelle banche dati (Genebank) per l'identificazione comparativa di nuovi esemplari. Sorge dunque spontaneo chiedersi quante specie ancora mancano da scoprire. Quante sono le specie attualmente esistenti sul nostro pianeta? Per rispondere a questa domanda è stata calcolata una stima che si basa sul numero di nuove specie scoperte ogni anno rapportato al numero di tassonomisti che si occupano di scoprirle: se il numero di nuove specie diminuisce di anno in anno significa che il numero di specie sconosciute è ridotto. Per quanto riguarda i mammiferi, la scoperta di una nuova specie è un evento raro, che capita una volta ogni lustro, questo suggerisce che le specie di mammiferi sono quasi tutte note. Molto diversa è la situazione per gli

L'Invenzione dello Specchio

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Mi chiedo se la psiche umana abbia risentito dell'invenzione dello specchio. Come si autopercepivano e, di conseguenza, come si rapportavano gli uomini prima della diffusione di uno strumento che permettesse a ciascuno di conoscere il proprio aspetto? Dal mito di Narciso sappiamo che in passato ci si specchiava mediante la superficie dell'acqua, tuttavia, date le particolari condizioni fisiche del fenomeno, le occasioni per specchiarsi dovevano essere limitate; inoltre il riflesso dell'acqua non restituisce un'immagine abbastanza nitida da consentire una valutazione precisa del proprio aspetto. Con la rivoluzione industriale, gli specchi iniziarono ad essere presenti in ogni abitazione e specchiarsi divenne un'abitudine. Che impatto ha avuto sulla vita delle persone? La mancanza di autostima da una parte, ed il narcisismo dall'altra, sono problemi verosimilmente introdotti dall'invenzione dello specchio. Foto di StockSnap da Pixabay

Unità di Misura Universali

Qualora trasmettessimo segnali ad una civiltà extraterrestre, come faremmo a comunicare informazioni relative al tempo? Ad esempio, non potremmo dirgli coi nostri attuali mezzi impiegheremmo 117 anni per arrivare da voi . Gli extraterrestri non saprebbero a quanto corrisponde un anno. L'anno è un'unità di misura riferita all'orbita terrestre, è il tempo che il nostro pianeta impiega a completare un giro intorno alla sua stella. Il giorno è il tempo che la Terra impiega a completare una rotazione intorno al suo asse. Le altre unità di misura del tempo si riferiscono a loro volta all'anno e al giorno (un'ora corrisponde ad un giorno diviso 24). Se dicessimo agli extraterrestri arriviamo da voi nello stesso tempo in cui il nostro pianeta gira 117 volte intorno alla sua stella gli extraterrestri ci chiederebbero e quanto tempo impiega il vostro pianeta a girare intorno alla sua stella? A quanto equivale? Dovremmo dunque ricorrere ad un'unità di misura universale,

Sul Paradosso del Mentitore

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Trovo ridicolo che i filosofi si siano arrovellati per secoli sul paradosso del mentitore. La realtà si può descrivere con le parole, ma non sono le parole a determinare la realtà! Con le parole si possono costruire frasi insensate, incoerenti, dissociate dalla realtà, per esempio si può affermare "sono il padre di mio nonno". Similmente si possono disegnare scene che ritraggono fedelmente la realtà tanto quanto scene che infrangono le leggi fisiche. Cercare di dipanare il paradosso del mentitore è come perdere tempo cercando di capire la direzione della forza di gravità nei quadri di M.C. Escher.