Marte come la Groenlandia

In Collasso, Jared Diamond racconta la storia dell'antica colonia fondata dai vichinghi in Groenlandia. La scarsità di risorse naturali e l'ostilità dell'ambiente non consentivano l'autosufficienza della colonia: essa dipendeva in larga parte dai rifornimenti provenienti dalla terra madre (la Norvegia) tramite il traffico navale. Finché, durante un periodo particolarmente freddo, il mare si congelò bloccando i trasporti marittimi. Quando, qualche anno più tardi, i ghiacciai si sciolsero nuovamente, i marinai vichinghi che fecero ritorno in Groenlandia trovarono l'insediamento desolato: la colonia si era completamente estinta. I segni sulle ossa umane sparpagliate indicavano che gli ultimi superstiti avevano praticato il cannibalismo prima di morire a loro volta.
Penso che un destino simile attenda la futura colonia su Marte. Le premesse sono uguali: l'ambiente marziano non permette l'autarchia. Un qualunque sconvolgimento politico sulla Terra, che interrompa gli approvvigionamenti, basterà a porre fine all'esperimento umano di colonizzazione di Marte. Ciononostante spero che la consapevolezza dei rischi non dissuada da tale progetto.