LAV vs WWF
Poco fa la mia attenzione è stata catturata da questo post della LAV.
Le ragioni per cui ho sottolineato Sijia, il nome del panda, saranno chiare in seguito.
Leggendo il post mi son detto: ma come? I panda non erano a grave rischio d'estinzione? Non venivano allevati in appositi parchi perché in natura si estinguerebbero?
Allora sono andato a controllare sul sito del WWF, il quale storicamente si occupa del recupero dei Panda, ed ho avuto conferma.
Dunque la riserva gestita dal WWF in Cina si chiama Wolong... non è che forse Sijia, il panda che la LAV vorrebbe libero (libero = estinto) è in cura proprio nella Wolong del WWF??
Cercando in rete informazioni in merito, sono giunto a questo articolo, dal quale emerge che Sijia si trova nel parco Yunnan, e che il suo nome si scrive distaccato Si Jia (è lo stesso panda perché la vicenda in cui è coinvolto è la medesima).
Da notare che mentre la LAV parla di separato dalla sua compagna
, questo articolo parla di separato dal suo amico
. Entrambi non si premurano di spiegare le ragioni di tale separazione, ma si può ipotizzare che il fine sia quello di rispettare un piano riproduttivo per preservare la specie (quindi nel loro interesse).
Restringendo quindi la ricerca sulle informazioni raccolte, scopro della collaborazione tra i due parchi: Si Jia è stata trasferita dal parco Wolong al parco Yunnan evidentemente su decisione del WWF...
... fosse per la LAV che li vuole liberi, a quest'ora i panda non esisterebbero più!
Come al solito, le buone intenzioni degli animalisti si rivelano controproducenti perché non accompagnate dal raziocinio e dalla conoscenza. Volere bene agli animali non significa saper fare il loro bene. Eppure la LAV è una Onlus (usufruisce perciò di vantaggi fiscali) che dovrebbe promuovere la difesa dell'ambiente, ma troppe volte si dimostra incapace di adempiere a tale compito.
Questo episodio costituisce un caso esemplare di incompatibilità tra animalismo ed ambientalismo.