La Decontestualizzazione è l'ultimo rifugio degli Incapaci

Il celebre aforisma di Asimov la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci è comunemente frainteso, talvolta persino da chi lo ha letto alla fonte. La frase, tratta dal ciclo della Fondazione, è collocata in un contesto di guerre galattiche (è un romanzo di fantascienza) nel quale c'è chi suggerisce di attaccare i nemici, e chi invece suggerisce di istigare conflitti tra le varie fazioni avversarie affinché si autoannientino. Lo stesso personaggio che pronuncia suddetta frase, qualche riga più in basso aggiunge (trascrivo testualmente): Li ho spinti uno contro l’altro. In sostanza è una riproposizione dell'antico motto romano Divide et impera.
Nel testo in lingua originale è scritto violence is the last refuge of the incompetent, da cui si evince più chiaramente il riferimento alla mancanza di competenze di tipo strategico, perciò sarebbe stato più appropriato tradurlo con "incompetenti" piuttosto che con "incapaci".
Dunque la frase in questione non condanna la sopraffazione, bensì critica l'efficacia della violenza diretta come metodo di sopraffazione. Ricorrere a sotterfugi, per raggiungere i propri obiettivi a scapito altrui, è perfettamente coerente con l'aforisma di Asimov. Perciò tale aforisma non ha il valore etico che comunemente gli viene attribuito. L'aforisma interpretato in maniera distorta appare spesso sui siti delle femministe, com'è facile verificare attraverso i motori di ricerca.