Il Potere della Lobby Veganimalista

Lobby: gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l'attività del legislatore e le decisioni del governo o di altri organi della pubblica amministrazione.
[Definizione tratta da Google - Oxford Languages].
Locandina Veganimalista

Abbiamo assistito ad un'ennesima dimostrazione del potere della lobby vegana-animalista (d'ora in poi Veganimalista) e ad un ennesimo trattamento di favore da parte della politica verso le istanze veganimaliste: non risulta infatti che il parlamento europeo abbia mai fatto eccezione per nessun altro alimento prima d'ora.
Il lavoro del parlamento europeo consiste in buona parte nella definizione degli alimenti. Ad esempio si definisce "vino" quella bevanda prodotta seguendo determinate procedure e a partire da determinati ingredienti. È una questione importante perché altrimenti le aziende potrebbero vendere per "vino" una bevanda a base di acqua prodotta addizionando alcool e colorante rosso, con danno sia per i consumatori, che verrebbero ingannati, sia per le aziende produttrici di vero vino, che subirebbero concorrenza sleale. Quello del vino è solo un esempio, lo stesso è valso per tutti gli altri alimenti. Avete mai fatto caso che sui distributori automatici c'è scritto "Bevanda al gusto di Tè" e non "Tè"? Tale distinzione è necessaria poiché la bevanda erogata è ottenuta tramite la diluizione di un liofilizzato e pertanto non può chiamarsi come il Tè originale ottenuto tramite infusione di foglie. Il parlamento europeo ha speso moltissimo tempo per definire esattamente i prodotti alimentari [per approfondimenti rimando a questo sito]. Perciò, contrariamente a quanto propagandato dall'associazione Essere Animali [si veda qui], il divieto delle denominazioni "bistecca", "salsiccia", "cotoletta" e "burger" per indicare surrogati vegetali, non era un complotto per disincentivare la dieta vegana, bensì la prassi che vale per tutti gli alimenti. Evidentemente, la legge è uguale per tutti, ma per i veganimalisti è più uguale che per gli altri [parafrasi della celebre citazione di Orwell].
La stessa associazione veganimalista ha obiettato [in quest'altro articolo] che il nome "burger" per indicare il rispettivo surrogato vegetale sarebbe adottato ormai da tempo. Tale argomento non è valido per due ragioni: (1) la denominazione si rivolgeva inizialmente ad un segmento commerciale di nicchia, mentre solo di recente è stata lanciata sul mercato di massa; (2) stessa giustificazione non è valsa per il famoso "burro di arachidi" il quale, sebbene sia universalmente chiamato così, non essendo un burro propriamente detto deve giustamente riportare la dicitura "Crema di arachidi" sull'etichetta europea.
Persino davanti a questa palese dimostrazione di potere della lobby veganimalista, suddetta associazione blatera di "lobby della carne".

Etichette Crema di Arachidi

Ma chiediamoci anche: perché i fanatici del veganimalismo ci tengono così tanto a suddetta denominazione? Ripetono con incessante litania che la carne fa male alla salute e che non è il cibo naturale per l'uomo. Allora perché questa insistenza nel voler trasformare i vegetali in modo da renderli somiglianti alla carne e volerli chiamare con gli stessi nomi della carne?
La risposta, a mio avviso, sta nel fatto che l'obiettivo dei veganimalisti è dissuadere dal consumo di carne, e per raggiungere tale scopo non badano alla coerenza logica tra i vari argomenti usati (la carne fa male : i vegetali sono uguali alla carne).
Prevedo che, grazie al trattamento di favore ricevuto dall'UE, aggiungeranno una nuova litania al loro repertorio: "esiste la carne alternativa, prodotta senza uccidere animali" (esattamente come, secondo loro, i famigerati "metodi alternativi" sostituirebbero la sperimentazione animale). Ed in virtù di tale equiparazione, pretenderanno il divieto di produzione di carne vera, da sostituirsi con la carne finta, forti del fatto che l'UE non ammette differenza tra Bistecca e Bistecca, Salsiccia e Salsiccia, Hamburger e Hamburger... quindi perché uccidere gli animali se si può produrre la stessa cosa in modo alternativo?
Un po' come dire: perché fare sesso con persone vere se ci sono le bambole gonfiabili?