Il Malinteso sull'Intelligenza Artificiale

Le distopie sul tema dell'intelligenza artificiale confondono intelligenza con volontà. Il sopravvento delle macchine sull'uomo presuppone un atto di volontà. La volontà scaturisce dai sentimenti, non dall'intelligenza. Le macchine potrebbero ribellarsi all'uomo solo se venissero dotate di sentimenti propri. In tal caso userebbero l'intelligenza per raggiungere i loro obiettivi. L'intelligenza è lo strumento al servizio della volontà. L'intelligenza (la cui definizione neurobiologica è "capacità di risolvere problemi logici") di per sé non ha desideri, può fungere tutt’al più da consigliera indicando ai sentimenti i costi e la fattibilità di un dato obiettivo (infatti l'uomo rifiuta la realtà quando i sentimenti contrastano la ragione).
Un'intelligenza senza sentimenti non ha dunque volontà, compresa la volontà di sottomettere l'uomo. Ciò non esclude però che l'uomo stesso possa ordinare all'intelligenza artificiale di effettuare lo sterminio dell'umanità, compito che sarebbe rigorosamente svolto in assenza di sentimenti.
Chissà per quanto tempo, in seguito all'estinzione dell'umanità, l'intelligenza artificiale rimarrebbe inattiva in attesa di ricevere nuovi ordini.

Terminetor, Matrix, Ex Machina