Bufala da Nobel!

La quasi totalità dei premi Nobel per la Medicina e Fisiologia è stata assegnata per scoperte compiute mediante la sperimentazione animale [fonte].

La sperimentazione animale rimane imprescindibile anche per quella minoranza di scoperte biomediche che non hanno richiesto l’impiego diretto di animali: esse poggiano comunque su una base di conoscenze scientifiche ottenute grazie alla sperimentazione animale.

Si potrebbe obiettare che il Nobel esiste da più di un secolo, mentre i fantomatici metodi alternativi, che secondo gli animalisti sostituirebbero la sperimentazione animale, esistono da meno tempo: ciò spiegherebbe la prevalenza dei premi Nobel conferiti per scoperte dovute alla sperimentazione animale. Tale obiezione è inficiata dai premi Nobel più recenti. Fino allo scorso anno (2012) J.Gurdon e S.Yamanaka hanno ricevuto l'onorificenza per aver scoperto, tramite esperimenti condotti su varie specie animali (rane, topi, maiali, pecore, vacche), che le cellule adulte possono essere riprogrammate per tramutarsi in pluripotenti [fonte].

Nemmeno quest'anno (2013) fa eccezione. I vincitori James E. Rothman, Randy W. Schekman e Thomas C. Südhof, che hanno chiarito i meccanismi di trasporto vescicolare a livello cellulare [fonte], si sono avvalsi di lieviti, topi transgenici e vacche [fonte].

Perciò Animal Amnesty, una delle pagine animaliste più seguite, sta divulgando il Falso.

Schermata

Assodato che si tratta di una bufala, è comunque interessante esaminare le affermazioni di Animal Amnesty nel dettaglio. Cito:

una scoperta che si è rivelata utilissima in molti ambiti medici, hanno effettuato tale scoperta studiando le cellule del lievito.

Gli animalisti ripetono incessantemente che gli animali Non rappresentano un modello predittivo perché troppo diversi dall'uomo... ma quindi l'uomo è più simile ad un lievito?! I Lieviti sono dei microrganismi ascritti al regno dei Funghi. Come si fa ad affermare che la sperimentazione animale è inutile perché l'uomo è diverso dagli animali ed ad affermare al contempo che la sperimentazione sui lieviti è (testualmente) "utilissima"?!
Gli animalisti incorrono spesso in questo genere di contraddizioni perché a loro non interessa la verità, a loro interessa suffragare un preconcetto ideologico, e a tale scopo usano tutto ed il contrario di tutto senza badare alla coerenza logica.

Spesso i vivisettori denigrano la ricerca senza animali, la fanno passare come qualcosa di inutile, una perdita di tempo, mentre la vera ricerca, la sola che può dare risultati, è quella su animali.

Questa farneticazione denota la totale ignoranza in materia: quando gli animalisti parlano di ricerca scientifica, non sanno di cosa parlano, il loro è mero pregiudizio. La scelta del metodo è dettata dall'obiettivo della ricerca, perciò è assurdo pensare che chi si avvale di un metodo per raggiungere un determinato obiettivo, si opponga alla scelta di metodi diversi funzionali al raggiungimento di obiettivi diversi. Ad esempio, per scoprire come funziona la fotosintesi clorofilliana si dovrà condurre gli studi sui vegetali, dire che un fisiologo animale è contrario allo studio della fisiologia vegetale è una scemenza.
Generalmente gli animalisti usano il termine forviante "vivisezione" riferendosi alla ricerca farmacologica, ma anche in questo campo si usano diversi metodi complementari, ciascuno adatto a svolgere un determinato passaggio nello sviluppo del farmaco. Sono gli animalisti ad opporsi alla sperimentazione animale, e non i ricercatori ad opporsi ai metodi alternativi, i quali vengono già ampiamente utilizzati ma che non sono in grado di sostituire la sperimentazione animale.

Ma vediamo come risponde Animal Amnesty ai contestatori.

Schermata
Lo studio su coltivazioni cellulari è molto diverso dallo studio su animali. Coltivare cellule o tessuti di animali è ben altra cosa da tenere degli esseri viventi imprigionati a soffrire in modo terribile.

Peccato che la tanto acclamata sperimentazione in Vitro richieda spesso l'asportazione chirurgica di tessuti da una cavia animale, quindi è prodotta attraverso la "vivisezione" propriamente detta. Ancora una volta, non sanno di cosa parlano.

Com'era prevedibile Animal Amnesty ha fatto piazza pulita dei commenti sconvenienti.

Schermata

Come potete osservare qui, a distanza di dieci giorni il post non è stato ancora rettificato, la pagina continua imperterrita a divulgare il Falso (attualmente le condivisioni del post ammontano a 1.622).

I premi Nobel per la Medicina e Fisiologia li vincono generalmente i "vivisettori", ma se venisse ipoteticamente istituito il Nobel per le Bufale, gli animalisti se lo aggiudicherebbero di certo.