Effetto Gregge al Semaforo

Da tempo sostengo che le capacità intellettive della massa sono nettamente inferiori alla media degli stessi individui che la compongono.
Ho riscontrato osservazioni molto simili in Psicologia delle Folle di Gustave Le Bon, saggio illuminante, la cui validità delle precoci teorie è oggi indubbiamente dimostrabile attraverso facebook.
Credo di aver individuato una delle possibili cause responsabili del drastico abbassamento delle capacità intellettive della massa rispetto all'individuo isolato.
In città, specie durante le ore di punta, i pedoni si accalcano di fronte ai semafori in attesa di attraversare la strada. In tali occasioni ho notato che, se un pedone decide incautamente di attraversare con il rosso, altri lo seguono mettendosi a repentaglio, come in preda ad una sorta di riflesso condizionato.
I singoli individui, nella collettività, tendono ad affidarsi acriticamente alle valutazioni altrui. Penso che "effetto gregge" sia un nome appropriato per questa reazione.
L'effetto gregge risulta deleterio giacché spesso concorre con l'effetto Dunning-Kruger: in sostanza, secondo l'effetto Dunning-Kruger, coloro che più facilmente prendono decisioni, sono i più sprovveduti, mentre gli esperti indugiano proprio perché consapevoli della complessità di certe questioni; pertanto la massa, a causa dell'effetto gregge, tende a seguire ciecamente le cattive decisioni prontamente adottate dagli sprovveduti.

L'effetto Dunning-Kruger è stato anticipatamente intuito da Bertrand Russell:

The whole problem with the world is that fools and fanatics are always so certain of themselves, and wiser people so full of doubts.

E da Charles Bukowski:

The problem with the world is that the intelligent people are full of doubts, while the stupid ones are full of confidence.

C'è da chiedersi come mai l'effetto gregge sia stato promosso dalla selezione naturale, se corresponsabile di conseguenze dannose. Forse si tratta di una vestigia, un comportamento che fu utile in un contesto diverso da quello attuale: i nostri progenitori vissero per milioni di anni in piccole tribù nomadi, nelle quali le gerarchie dovevano essere ben definite, perciò, presumibilmente, il gruppo traeva vantaggio (in termini di sopravvivenza) dal seguire senza esitazioni le decisioni del capo, emulandone le azioni.