Sentiero Tracciolino di Sant'Elia

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Il bisogno di solitudine ed il piacere di osservare la natura mi inducono a praticare l'escursionismo in solitaria.
Ciononostante, quando mi trovo difronte a certi panorami, mi rammarica non poterne condividere l'ammirazione. Le fotografie, i video e le descrizioni degli itinerari sono un modo di rendere partecipi coloro che non posso condurre sui miei percorsi escursionistici preferiti.

Sant'Elia è un rilievo situato sul territorio del comune di Palmi (RC) che affaccia sul mar Tirreno meridionale.
Ero incerto se classificarlo come "montagna" o come "collina", finché non mi sono casualmente imbattuto in un post di Passione Montagna:

Parlando di montagna spesso si crea confusione altimetrica ... bassa montagna circa dai 600 ai 1200 mt; media montagna dai 1200 mt ai 2500 mt, più su è alta montagna.

Dato che il punto più alto che ho rilevato tramite il GPS del mio smartphone è 615 slm, stando alla definizione fornita da Passione Montagna, Sant'Elia corrisponde ad una bassa montagna. Tuttavia, a differenza delle montagne dell'entroterra, spicca sul mare ed è quindi apprezzabile nella sua altezza integrale.

Monte Sant'Elia

"Tracciolino" è il nome di un sentiero ad anello interposto lungo il versante di Sant'Elia.

Ho tracciato il percorso tramite l'applicazione Runtastic (si veda la mappa sottostante).
Le isoipse evidenziano il brusco pendio sul mare.

Mappa sentiero Tracciolino

Dal Tracciolino si scorge un panorama incantevole: l'estremità meridionale della Calabria, lo stretto di Messina, la costa orientale della Sicilia, l'Etna e l'arcipelago delle Eolie.
Per ammirare meglio il panorama è consigliabile recarsi sul Tracciolino nelle ore mattutine, quando il sole essendo alle spalle non abbaglia. Le migliori condizioni di visibilità si presentano in seguito al passaggio del Maestrale, un vento freddo che rende l'aria nitida ripulendola dall'umidità prodotta dall'evaporazione del mare.

Il sentiero è lungo circa 7 chilometri; è scosceso (il dislivello è di 330 metri, dato che la partenza e l'arrivo coincidono, la discesa e la salita si equivalgono); in alcuni tratti è accidentato (terreno sdrucciolevole e macigni che sbarrano il tragitto); in alcuni tratti la pendenza del versante è tale da formare precipizi (perciò non è adatto a chi soffre di vertigini); lo si percorre in circa tre ore a passo lento, incluse un paio di soste brevi.

Il Tracciolino è un luogo a cui sono sentimentalmente legato. È la terra alla quale sento di appartenere. Sovente trascorro ore solitarie seduto su una rupe a contemplare il panorama. È il posto in cui mi rifugio quando ho bisogno di silenzio e di isolamento dalla società.

L'Itinerario inizia alle Tre Croci di Sant'Elia, che ho contrassegnato qui su Google Maps. Il sentiero si imbocca scendendo le scale dirimpetto alle croci, come indica la freccia verde, e raggiungendo la staccionata indicata dalla freccia blu.

Sentiero Tracciolino (foto 1)

Le Tre Croci corrispondono alla quota più alta. Da qui il percorso si snoda in ripida discesa formando una serie di tornanti fino a giungere a livello del centro urbano. La staccionata continua fino al termine della discesa, quindi basta seguirla senza pericolo di smarrirsi.

Sentiero Tracciolino (foto 2)

Palmi vista da questo tratto del sentiero.

Sentiero Tracciolino (foto 3)

Giunti nei pressi del centro urbano si incontra questo fabbricato dal cui interno proviene un rumore di pompe idrauliche, quindi suppongo contenga le pompe dell'acquedotto di Palmi. Ovviamente non entrateci, si procede svoltando a sinistra.

Sentiero Tracciolino (foto 4)

Il sentiero si allarga a dimensione di carreggiata per i successivi due tornanti, presumibilmente per consentire agli idraulici municipali di arrivare in macchina alle pompe dell'acquedotto. Le impronte dei battistrada confermano il transito di autovetture.
Come detto, la staccionata termina alla fine della discesa. Svoltando a destra si giunge in paese, il sentiero prosegue invece verso sinistra.

Sentiero Tracciolino (foto 5)

Poco più avanti si incontra un cumulo di massi franati. Da qui il sentiero torna nuovamente a restringersi e ad essere inaccessibile alle auto. Questo tratto pianeggiante è il più basso del percorso (340 slm secondo il GPS), seguirà una lunga risalita di lieve pendenza.

Sentiero Tracciolino (foto 6)

Inizia il panorama sul mare. La terra che si avvista in lontananza, in direzione Sud-Ovest, è la Sicilia. Si noti anche la forte pendenza del versante di Sant'Elia.

Sentiero Tracciolino (foto 7)

In direzione Nord-Ovest, nelle immediate vicinanze, si vede la spiaggia detta "Marinella", la relativa scogliera e l'anfiteatro situato in cima alla falesia.

Sentiero Tracciolino (foto 8)

In questa zona l'ambiente diventa prevalentemente roccioso.
Le reti di contenimento frane sono state apposte in seguito alla caduta di un grosso masso che ruzzolando giù ha accartocciato un'autovettura e sfondato la strada della Marinella in due punti, come mostrano le foto pubblicate da Rockfall blog.

Sentiero Tracciolino (foto 9)

Il sentiero prosegue serpeggiando sull'orlo del dirupo.
La seguente fotografia è scattata sporgendosi dal dirupo, l'altitudine qui supera i 340 slm.

Sentiero Tracciolino (foto 10)

Dal lato opposto al dirupo, una parete rocciosa sovrasta il sentiero (foto scattata in direzione contraria al senso di marcia).

Sentiero Tracciolino (foto 11)

L'estremità meridionale della Calabria e la Sicilia. Sullo sfondo è visibile lo Stretto di Messina e persino l'Etna innevato. Sul litorale calabrese (a sinistra nella foto) si scorge Bagnara ed il ponte dell'autostrada.

Sentiero Tracciolino (foto 12)

Volgendo lo sguardo verso il basso si vede la scogliera.

Sentiero Tracciolino (foto 13)

Qui il terreno è malfermo e si rischia di scivolare.

Sentiero Tracciolino (foto 14)

Poco più avanti c'è un masso da scavalcare.

Sentiero Tracciolino (foto 15)

In questo tratto la vegetazione prevalente è costituita da Felci, ma il Tracciolino abbonda anche di Finocchio selvatico, Origano, Rovo, Ginestra, Ortica, Mirto ed altre piante spontanee della macchia mediterranea. Mi piacerebbe redigere un'erbario. L'insetto che si incontra più di frequente è la Timarcha spp.

Il cammino procede tra le Felci, verso Bagnara.
Volgendo lo sguardo a monte si vede un'immensa distesa di Felci. Sono piante antichissime, fossili viventi, guardando un ambiente così abbondante di Felci si ha un'immagine di come doveva apparire la flora nell'era dei Dinosauri.

Sentiero Tracciolino (foto 16)

Il Tracciolino è un territorio antropizzato da costruzioni vetuste: resti di selciato, varie mura di contenimento, due ponti, tracce di antichi terrazzamenti, le rovine di un casolare.
Dalla presenza di terrazzamenti abbandonati desumo che questa fosse un'area adibita all'agricoltura. Suppongo inoltre che il sentiero fosse l'antica strada che congiungeva Palmi a Bagnara.
Mi sono recato in due diverse biblioteche comunali per reperire informazioni a riguardo, in particolare sono curioso di sapere a quale epoca risalgono. Purtroppo i bibliotecari non hanno saputo darmi alcuna indicazione.

Un ponte, di fianco al quale scorre un rivolo (nascosto dalle Felci).

Sentiero Tracciolino (foto 17)

Superato il ponte il sentiero si inoltra in un fitto bosco.
Qualche centinaio di metri più avanti, il bosco è interrotto da una radura. In questa zona il pendio diventa declive. Volgendo lo sguardo a monte si scorge una fila di Pini situati sulla cima, da lì passa il sentiero di ritorno.

Sentiero Tracciolino (foto 18)

La radura confina con un'altra porzione di bosco. Il sentiero costeggia il secondo boschetto senza attraversarlo.

Sentiero Tracciolino (foto 19)

Le tracce di antichi terrazzamenti.

Sentiero Tracciolino (foto 20)

Volgendo lo sguardo verso il basso, sulla cima di un burrone sul mare si scorgono le rovine di un antico casolare, o forse, considerata la posizione, potrebbe essere stato un faro o una torretta di avvistamento navi.

Sentiero Tracciolino (foto 21)

La falesia ed altre tracce di terrazzamenti. Si noti la vicinanza con Bagnara.

Sentiero Tracciolino (foto 22)

Il sentiero curva a gomito. Questa è la parte più a Sud e più vicina a Bagnara. Da qui in poi si ritorna verso Palmi.

Sentiero Tracciolino (foto 23)

La risalita diventa percettibile.

Sentiero Tracciolino (foto 24)

Un paio di tornanti più avanti è necessario prestare attenzione per accorgersi del bivio: nella curva a gomito da cui si scorge la ringhiera del parco Presenza (indicata dalla freccia blu), anziché girare a destra procedendo lungo il tratturo principale (che porta alla strada statale 18), svoltare a sinistra. Il sentiero che si imbocca è poco demarcato perché scarsamente battuto.

Sentiero Tracciolino (foto 25)

Per orientarsi in questo tratto si può fare riferimento ai due pali in lontananza (indicati dalle frecce blu) che bisogna raggiungere.

Sentiero Tracciolino (foto 26)

Voltandosi, questo è il panorama. Si notino i tornanti da cui si è provenuti.

Sentiero Tracciolino (foto 27)

Il cammino volge al termine. La fila di Pini precedentemente osservata dal basso.

Sentiero Tracciolino (foto 28)

E con questo è tutto... o quasi: c'è anche l'album completo delle fotografie che ho scattato sul Tracciolino nel corso degli anni; mentre di seguito trovate tutt'e tre i video che ho girato sul Tracciolino.



Se ti è piaciuto questo articolo, vedi anche Escursione solitaria alle Cascate Galasia.