Come faccio il Ragù

Per cucinare il ragù uso una casseruola. Non so dirvi il peso dei vari ingredienti perché non possiedo una bilancia, mi regolo ad occhio.

Trito finemente cipolla, sedano e carote, in quantità circa uguali o con leggera prevalenza di carote, e li soffriggo in olio extravergine d'oliva. Raggiunta la doratura (per "doratura" s'intende lo stato di cottura ottimale del soffritto di cipolla, caratterizzato da colorazione bionda o, appunto, dorata), aggiungo la carne tritata (misto bovino e suino), pepe nero macinato e sale quanto basta. Una volta rosolata la carne, quando la colorazione superficiale ha completamente perso il rosso sangue imbrunendosi, alzo la fiamma e sfumo con birra analcolica, dopodiché aggiungo la passata di pomodoro, tanto da sommergere abbondantemente il soffritto, ed una foglia d'alloro per ogni porzione. Abbasso quindi la fiamma, appongo il coperchio alla casseruola per prevenire un'eccessiva disidratazione, e faccio cuocere a fuoco lento per almeno un'ora, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. A termine cottura il sugo si è ristretto assumendo una consistenza densa, come appare nella fotografia sottostante.

Il mio Ragù

Qualora il ragù si fosse eccessivamente ristretto, allungo con acqua di cottura della pasta. La pasta ideale per il ragù sono le tagliatelle all'uovo o in alternativa le reginette. È ovvio che la pasta va bollita separatamente. Prima di unire alla pasta tolgo le foglie d'alloro dal ragù. Per amalgamare verso il ragù in una padella precedentemente riscaldata e salto la pasta.
Servo su di un piatto piano e spolvero con parmigiano grattugiato.

Buon Appetito!